Altre voci altre stanze / Otras voces, otros ámbitos [I critici teatrali leggono i poeti / Los críticos teatrales leen a los poetas] – Manuel Grant legge tre Rime di Dante Alighieri [della «Vita nuova»] e Guido Cavalcanti

Altre voci altre stanze / Otras voces, otros ámbitos [I critici teatrali leggono i poeti / Los críticos teatrales leen a los poetas] – Manuel Grant legge tre Rime di Dante Alighieri [della «Vita nuova»] e Guido Cavalcanti

Altre voci altre stanze / Otras voces, otros ámbitos [I critici teatrali leggono i poeti / Los críticos teatrales leen a los poetas] – Manuel Grant legge tre Rime di Dante Alighieri [della «Vita nuova»] e Guido Cavalcanti

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Andrea d’Agnolo di Francesco di Luca di Paolo del Migliore Vannucchi, detto Andrea del SartoRitratto di giovane [1517 – 1518 – National Gallery – London – UK]

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Manuel Grant legge due Rime [della Vita nuova] di Dante Alighieri [sullo sfondo musicale di Elas mon cuer [Codex Faenza] – Ensemble Unicorn]

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Gentil pensero che parla di vui

Gentil pensero che parla di vui
sen vene a dimorar meco sovente,
e ragiona d’amor sì dolcemente,
che face consentir lo core in lui.

L’anima dice al cor: «Chi è costui,
che vene a consolar la nostra mente,
ed è la sua vertù tanto possente,
ch’altro penser non lascia star con nui?»

Ei le risponde: «Oi anima pensosa,
questi è uno spiritel novo d’amore,
che reca innanzi me li suoi desiri;

e la sua vita, e tutto ’l suo valore,
mosse de li occhi di quella pietosa
che si turbava de’ vostri martiri «.

[Vita Nuova XXXVIII, 8-10]

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Amore e ’l cor gentil sono una cosa

Amore e ’l cor gentil sono una cosa,
sì come il saggio in suo dittare pone,
e così esser l’un sanza l’altro osa
com’alma razional sanza ragione.

Falli natura quand’è amorosa,
Amor per sire e ’l cor per sua magione,
dentro la qual dormendo si riposa
tal volta poca e tal lunga stagione.

Bieltate appare in saggia donna poi,
che piace a li occhi sì, che dentro al core
nasce un disio de la cosa piacente;

e tanto dura talora in costui,
che fa svegliar lo spirito d’Amore.
E simil face in donna omo valente.

[Vita Nuova, XX 3-5]

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Giorgio Vasari – Ritratto dsei poeti toscani [da destra: Cavalcanti, Dante, Boccaccio e Petrarca; dietro: Cino da Pistoia e Guittone d’Arezzo] – [1544 – Minneapolis Institute of Arts – Minneapolis [Minnesota] – USA]

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Manuel Grant legge A me stesso di me pietate vene, Rima di Guido Cavalcanti

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Sonetto

A me stesso di me pietate vene

A me stesso di me pietate vene
     per la dolente angoscia ch’i’ mi veggio
     di molta debolezza; quand’io seggio,
     l’anima sento ricoprir di pene.

Tutto mi struggo, perch’i’ sento bene
     che d’ogni angoscia la mia vita è peggio.
     La nova donna, cui mercede cheggio,
     questa battaglia di dolor mantene.

Però che, quand’i’ guardo verso lei,
     rizzami gli occhi de lo su’ disdegno
     sì feramente, che distrugge ’l core.

Allor si parte ogni vertù da’ miei
     e ’l cor si ferma per veduto segno,
     dove si lancia crudeltà d’amore.

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Tre Rime di Dante Alighieri e Guido Cavalcanti, lette da Manuel Grant

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Nota

Rime in Le Opere di Dante a cura di Michele Barbi – Società Dantesca Italiana Firenze, 1960.

Rime di Guido Cavalcanti. A cura di Ercole Rivalta. Bologna, Zanichelli, 1902.

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